Il dipinto è opera tipica di bottega del Cavalier d'armino, uno dei più importanti artisti attivi a Roma tra fine '500 e inizi '600, titolare della più vasta scuola del tempo, paragonabile solo a quella di Rubens. La bottega produsse numerose repliche e copie delle sue composizioni più fortunate, conformi ai suoi modi, ma con un livello qualitativo inferiore agli autografi, come in questo caso.