Espedito di Melitene

Anonimo

Tecnica

Olio su tela

Dimensioni

121 x  79 cm
Disponibile

Espedito (... – Melitene, 303) sarebbe stato, secondo la devozione popolare, un martire cristiano del IV secolo appartenente al gruppo capeggiato da sant'Ermogene.
Nulla si conosce della vita e del martirio, se non che è celebrato nel Martirologio Geronimiano il 19 aprile assieme a sant'Ermogene e altri compagni.
Il bollandista Delehaye ha messo fortemente in dubbio la veridicità della sua esistenza, ritenendo si tratti nient'altro che della storpiatura del nome di sant'Elpidio, martire d'un altro gruppo capeggiato da un altro Ermogene omonimo dell'Ermogene capo di Espedito.
L'agiografia del santo tuttavia è ricca di leggende. La credenza più diffusa dice che fu contemporaneo di santa Filomena, che fu a capo della Legione Ro­mana "Fulminante", finché si convertì, divenne monaco e fu martirizzato agli inizi del IV sec­olo sotto Diocleziano, un anno dopo la santa. Questa credenza può essere spiegata col fatto che i fanti leggeri erano detti, nel linguaggio militare, Expediti ("liberi da impacci, agili"). Quando si convertì, gli apparve il demonio sotto forma di corvo per indurlo a rimandare la conversione ma il santo fu risoluto e non desistette (gioco di parole tra il verso del corvo cra e il lat. cras, "domani").
Una leggenda attribuiva al santo il "miracolo dell'acqua" compiuto sotto Marco Aurelio; oltre a essere impossibile per l'incongruenza dei dati cronologici, questo mito nasce dalla confusione con san Costanzo di Perugia, autore del fatto.

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